Hunter killers in azione

Hunter killers in azione

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Tempo di lettura: 2 min

Tratto da: Giuseppe Masala (Telegram)

La notizia più grave arrivata oggi per quanto riguarda il rischio di guerra (che evidentemente non è solo tra la Russia e l’Ucraina) è una piccola notizia arrivata quasi inosservata. Questa.
Il Ministero della Difesa russo ha annunciato che nei pressi delle isole Curili (Russia) un sottomarino della classe Virginia ha provato ad entrare nel mare di Ochotsk e dunque in piene acque territoriali russe. Continua sempre il comunicato del Ministero della Difesa russo che immediatamente si è recato nella zona un cacciatorpediniere russo (il Marshal Shaposhnikov) che ha usato “strumenti speciali” costringendo il sottomarino a far marcia indietro. Poco ci vuole a capire che per strumenti speciali significa che gli hanno tirato addosso qualche siluro e qualche bomba di profondità.
Voi direte, ma il mare di Ochotsk e le isole Culiri si trovano a Nord del Giappone, a 8000 km di distanza dall’Europa, quindi è poco importante. A quanto pare no.
Sembra che il Mare di Ochotsk sia uno dei due “santuari russi” dove stazionano i sommergibili russi armati di missili nucleari strategici. Dovete sapere che questi sommergibili non girano da tutte le parti. Sono sommergibili talmente preziosi e importanti che girano in dei tratti di mare talmente sicuri e protetti che nessun avversario si può intrufolare per affondarli in caso di guerra perchè devono garantire la rappresaglia in caso di guerra nucleare. Esistono però dei sommergibili che si chiamano Hunter-Killers che hanno il compito di dare la caccia ai sottomarini strategici avversari armati di testate nucleari strategiche. Si da il caso, che il sommergibile americano che tentava di intrufolarsi nel mare di Ochotsk (ovvero in un santuario russo) era proprio un hunter-killer, tale è la classe Virginia dei sottomarini USA.
Sapete cosa significa? Vuol dire che gli americani – ma anche i russi – hanno quantomeno paura davvero che stia per succedere qualcosa di brutto. Altrimenti non andrebbero mai a cercare guai in un santuario.

Tratto da: Giuseppe Masala (Telegram)

Foto: © U.S. Navy photo by Mass Communication Specialist

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