Giorgetti nomina l’odiato (dalla Lega) Tria consulente economico per i vaccini

Giorgetti nomina l’odiato (dalla Lega) Tria consulente economico per i vaccini

Spread the love
Tempo di lettura: 2 min

Di Fabrizio Verde

La Lega non è un partito campione di coerenza. Il governo ha nominato l’economista Giovanni Tria (ex ministro dell’Economia del governo Conte I) consulente economico per quanto concerne l’organizzazione e le gestione economica dei vaccini anti-Coronavirus a livello nazionale. Il decreto è firmato dal numero due del Carroccio, Giancarlo Giorgetti, titolare del dicastero per lo Sviluppo Economico. 

Il dirigente più importante della Lega dopo il Segretario Federale Salvini ha quindi nominato nel ruolo di consulente economico del governo nel delicato dossier sui vaccini per la parte riguardante la produzione industriale dei sieri e la gestione dei rapporti con l’UE, un uomo che non vanta troppa popolarità nel partito guidato da Matteo Salvini. 

Segui Vivere Informati anche su FacebookTwitter e Instagram per rimanere sempre aggiornato sulle ultime notizie dall’Italia e dal mondo

La nomina è stata ufficializzata con un comunicato stampa del Mise: «Il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti ha firmato oggi un decreto che nomina, senza oneri per lo Stato, Giovanni Tria, già ministro dell’economia, consulente economico sul dossier vaccini per la parte che riguarda la produzione industriale nazionale e i rapporti con l’Ue. Il ministro ha anche firmato un decreto ministeriale per liberare immediatamente 200 milioni per interventi di ricerca e riconversione industriale per la produzione degli vaccini. Fondi che si affiancano alle ulteriori risorse previste nel decreto sostegni per la creazione del Polo per la vaccinologia e farmaci biologici».

La nomina di Giorgetti ha destato un certo stupore e confermato che la Lega non è per niente un partito coerente. Difatti in passato, ai tempi del cosiddetto governo giallo-verde, i rapporti tra Lega e Tria erano tutt’altro che idilliaci. Vi furono dissidi su alcune proposte avanzate dalla Lega come i mini-bot, alcune modifiche da apportare al MES e la flat tax. Proprio su questo punto il Segretario della Lega Salvini si lanciò a testa bassa contro Tria: «Se il ministro dell’Economia del mio governo dice che di taglio delle tasse non se ne parla, o il problema sono io o è lui. Se qualcuno ha dubbi o paure, basta dirlo: ma allora quel qualcuno è fuori posto. Cosa faccio una manovra economica all’acqua di rose?». 

Adesso con l’arrivo a Palazzo Chigi di Mario Draghi insieme alla Lega al governo torna anche Tria, seppur in veste di consulente, proprio l’uomo che più di tutti forse fece infuriare gli uomini del Carroccio. La coerenza della Lega, forse mai esistita, scompare definitivamente.   

Tratto da: L’Antidiplomatico

Cronaca Economia