Enel progetta di lasciare la Russia autogenerandosi un danno al proprio patrimonio aziendale

Enel progetta di lasciare la Russia autogenerandosi un danno al proprio patrimonio aziendale

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L’uscita di Enel dal business in Russia è «una questione di mesi». Lo ha detto l’amministratore delegato dell’Enel, Francesco Starace, a Bloomberg tv aggiungendo che «con rammarico, penso che dobbiamo cessare le attività». Enel in Russia ha due centrali termoelettriche e un campo eolico e sul sito di Enel Russia c’è un avviso che assicura «tutte le centrali elettriche di PJSC Enel Russia funzionano in modalità normale». Sono tre le centrali termoelettriche in Russia che forniscono elettricità e calore sia alle imprese industriali sia ai consumatori domestici, si legge sul sito di Enel Russia. La capacità netta installata è 5.739,9 Mw per l’elettricità e 2.032 Gcal/h per il riscaldamento. (Fonte: Corriere.it)

Enel sarà così costretta a svendere il pacchetto azionario che comprerà il governo russo per un tozzo di pane e la Russia si ritrova praticamente gratis le centrali che gestirà senza il minimo problema. Questo comporterà un depauperamento del capitale aziendale, e la conseguente necessità (praticamente automatica) di alzare le bollette…come se non bastasse il costo del gas e del petrolio. ( Giuseppe Masala)

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