Il Paese alla rovescia dove un condannato per frode fiscale colloquia con un premier sul fisco

Il Paese alla rovescia dove un condannato per frode fiscale colloquia con un premier sul fisco

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Di Alessandro Di Battista

In quale paese al mondo un premier telefonerebbe ad un condannato in via definitiva per frode fiscale (neppure per evasione, frode fiscale) per parlare della riforma del fisco? Ovviamente nel nostro, nel paese alla rovescia, nel Draghistan dove tutto quel che è osceno viene fatto senza batter ciglio. Questa mattina Draghi ha telefonato a Berlusconi e hanno colloquiato cordialmente sul fisco.
A questo punto la Cartabia si coordini con Dell’Utri sulla lotta alla mafia e il ministro delle infrastrutture convochi i Benetton per chiedere suggerimenti sulla gestione dei ponti.
Il dramma sapete qual è? L’indifferenza. Un popolo di indifferenti è un fantastico alleato per questa gente. L’impunità non gli verrebbe garantita se non vi fosse disinteresse. La libertà di compiere azioni deprecabili non ci sarebbe in presenza di un’opposizione (la Meloni non fa opposizione, è alleata di Berlusconi e ha appena detto che voterebbe Draghi Presidente della Repubblica). 
Io mi auguro che i cittadini italiani (quanto meno una buona parte di essi) tornino ad indignarsi, a considerare la legalità un caposaldo, a difendere con le unghie e con i denti il denaro pubblico. Ovvero quel che politicanti, mediocri banchieri e frodatori del fisco hanno sprecato inesorabilmente!

Tratto da: facebook.com

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