Covid, record di rifiuti: 300mila tonnellate tra mascherine e guanti

Covid, record di rifiuti: 300mila tonnellate tra mascherine e guanti

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Trecentomila tonnellate in 8 mesi: è la quantità record di rifiuti, tra guanti e mascherine, prodotta in Italia dal maggio scorso al prossimo dicembre. Lo riferisce la Commissione Ecomafie, che ha scritto la relazione «Emergenza epidemiologica Covid-19 e ciclo dei rifiuti», approvata il 5 novembre in aula a Montecitorio, riportando una stima dell’Ispra. Dagli approfondimenti della Commissione è emerso che durante l’emergenza Covid-19 il sistema di gestione dei rifiuti in Italia ha tenuto. Nell’emergenza Covid-19 l’uso di dispositivi di protezione individuale, spesso usa e getta, ha rischiato di mettere in crisi il sistema di gestione di rifiuti, ma così non è stato. La capacità impiantistica, si sottolinea nella relazione, si è dimostrata adeguata, anche per il trattamento dei rifiuti sanitari a rischio infettivo, di cui si è registrato un aumento. Durante la fase di lockdown si è osservata una decisa contrazione nella produzione dei rifiuti speciali di origine industriale e dei rifiuti urbani. Questi ultimi nel bimestre marzo-aprile 2020 sono diminuiti di circa il 10 per cento (-500mila tonnellate).

Ricordiamo come la direttrice della sanità pubblica dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), María Neira,  nella sua conferenza di chiusura delle “Jornadas Iberoamericanas” su Coronavirus e Salute Pubblica ha affermato poche settimane fa come l’arrivo di una pandemia era “una questione di tempo” perché “gli elementi del cocktail erano già serviti.

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Abbiamo avuto un pessimo rapporto con l’ambiente (anche la gestione dei rifiuti ha il suo ruolo) con gli ecosistemi in crisi, con una deforestazione così aggressiva, pratiche agricole contaminanti con uso di pesticidi. Tutto questo ha reso possibile il salto di specie e ha molto a che fare con il cambiamento delle condizioni delle nostre vite”. Una condizione estrema di stress ambientale che ha aumentato i rischi di pandemia.

La relazione della commissione ecomafie si conclude con una serie di raccomandazioni alle istituzioni per una gestione dei rifiuti che tenga in conto le esigenze sia di rispetto degli obiettivi di economia circolare nell’ambito di un ciclo dei rifiuti efficiente e focalizzato sul recupero di materia, sia di efficientamento del sistema dei controlli ambientali e di contrasto all’illegalità. «L’approvazione in aula a Montecitorio della relazione su emergenza Covid-19 e ciclo dei rifiuti – dichiara il presidente della Commissione Ecomafie Stefano Vignaroli – arriva in un momento di nuova forte recrudescenza del virus. Auspico che questo lavoro possa essere di supporto a quanti dovranno occuparsi di gestione dei rifiuti nelle difficili settimane che abbiamo davanti. Da parte sua, la Commissione – conclude – continuerà il lavoro di monitoraggio: tra le altre cose preoccupano i rischi di scorciatoie illegali e infiltrazioni di interessi illeciti in imprese in difficoltà».

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Fonte: Corriere

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