I generali USA vorrebbero riprendere l’iniziativa in Siria

I generali USA vorrebbero riprendere l’iniziativa in Siria

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Tempo di lettura: 6 min

di Luciano Lago

Per capire quali saranno le prossime mosse dell’Amministrazione Biden in Medio Oriente e in particolare sul fronte siriano, sono piuttosto importanti le dichiarazioni fatte dal generale Kenneth MacKenzie, comandante della Fanteria di Marina USA, nel corso della conferenza annuale del MEI-CENTCOM, che è un evento di punta del programma di difesa e sicurezza militare nel Medio Oriente.
Secondo questo generale, la pace e la stabilità del M.O. sono importanti per gli USA in quanto la salute e la stabilità della economia mondiale dipendono dal petrolio e, nella sua esposizione, MacKenzie ha sostenuto che gli Stati Uniti stanno affrontando una crescente concorrenza regionale da parte di Russia e Cina, le due potenze che stanno cercando di espandere la loro influenza nella regione attraverso una combinazione di mezzi diplomatici ed economici. Il generale segnala che sia la Russia in Medio Oriente come la Repubblica Popolare Cinese in Asia centrale hanno le loro ragioni per espandere la loro influenza e interessi economici in una zona strategicamente importante.
A parere del generale, nel corso del 2020, Russia e Cina hanno approfittato della attuale crisi regionale come delle opportunità create dalla pandemia del Covid per avanzare nei loro obiettivi e fortificare le loro posizioni , nel Medio Oriente in particolare.

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La Russia sta cercando di affossare l’influenza degli Stati Uniti in Medio oriente, in Asia Centrale e nel sud dell’Asia, come ha dichiarato il generale Mac Kenzie e, secondo questo alto funzionario militare, questo lo fa per restaurare il suo vecchio ruolo come potenza mondiale e la stessa Federazione Russa ha anche sue motivazioni economiche per la sua attività nell’area medio-orientale, inclusa la fornitura di armi nella zona, che sono chiaramente destabilizzanti (a differenza delle forniture USA.) ed inoltre Mosca ha dei piani avanzati per creare basi militari in Siria (oltre a quelle di cui già dispone) e nel Sudan, sul Mar Rosso. inoltre il generale ha dichiarato che la Russia seguirà ad opporsi alla presenza statunitense a misura che sorgano delle opportunità e che la Cina sta utilizzando la sua iniziativa della B”elt and Road” o il corridoio della nuova rotta della seta, per le sue finalità economiche. Secondo l’autorevole parere del generale Mac Kenzie, tanto la Russia che la Cina utilizzano i loro legami storici e la vicinanza con la regione, così come la passività degli Stati Uniti, per stabilire e consolidare la propria influenza.
Il generale statunitense ha anche menzionato l’Iran, paese le cui autorità, secondo le idee del generale, finanziano ed appoggiano attivamente il terrorismo e violano le norme internazionali (sic!).

Si rimane molto esterrefatti di fronte alle dichiarazioni di questo generale e non bisogna pensare male visto che le stellette di comando che esibisce sulla sua giacca denotano la sua autorità militare. Dichiarazioni che hanno solennizzato quello che appare ovvio dal suo discorso: “come si azzardano russi e cinesi a mettersi di mezzo in questi territori che sono stati conquistati dagli USA e da Israele e di conseguenza in questa area, a parere del generale, nessuno può mettere piede, il petrolio di questa regione è nostro e punto”.
Quello che in verità sembra rodere a questo generale statunitense è il fatto che le forze siriane e russe sono in grado di respingere tutti gli attacchi al paese arabo, mentre in particolare la forza di difesa aerea russa ha dimostrato che è in grado di abbattere tutti i missili che i terroristi, appoggiati dagli USA e dalla NATO, hanno sparato contro le basi russe e i militari russi riescono ogni volta a respingere gli attacchi dei mercenari appoggiati da USA e NATO.
Ci riferiamo all’ultimo attacco che è stato effettuato contro la base aerea russa di Khmeimim, in Siria, soltanto tre giorni fa, dove il sistema di difesa aerea russo è riuscito ad intercettare e neutralizzare tutti i missili che, come i servizi di intelligence hanno appurato, provenivano dalla zona nord della Siria, Idlib, dove esiste l’ultimo bastione dei gruppi terroristi appoggiati dagli USA, Turchia e dalla NATO e da dove è partito questo come altri attacchi.
L’attacco è stato fatto in ritorsione dei bombardamenti che l’aviazione russa e siriana hanno effettuato pochi giorni prima sui depositi di petrolio che sono presenti nella zona di Idlib, dove viene immagazzinato il petrolio siriano rubato nei pozzi che si trovano nell’area di occupazione USA. Da questi pozzi il petrolio viene contrabbandato dai miliziani e destinato all’esportazione in Turchia dove viene venduto alla metà del suo prezzo di mercato.

Nell’attacco russo ai depositi e stazione di carburanti sono stati utilizzati incluso missili Tochka che hanno colpito con precisione il parcheggio dei camion cisterna. Questo è stato il promo attacco di questo tipo alle riserve di petrolio dei terroristi e delle forze pro turche difese dagli USA negli ultimi mesi. La Forza aerea siriana assieme con le Forze Aerospaziali Russe, hanno distrutto ripetutamente le forniture di combustibile che i gruppi terroristi esportano dai territori del nord della Siria controllati dalle truppe di occupazione USA, interrompendo il lucroso contrabbando che consente ai gruppi terroristi di finanziarsi. Quasi nello stesso tempo, i residenti della zona di Sharashir nella provincia di Latiaka, hanno assistito all’attività aerea nei cieli sovrastanti alla base delle Forze Aerospaziali russe di Khmeimim. Un video ha mostrato il lancio di due missili dalle strutture di fianco alla base, i mezzi di informazione controllati dai miliziani affermano che, presumibilmente, furono sparati questi missili dalla base russa e che si presume che questi andavano ad appoggiare l’attacco dell’Esercito siriano contro l’infrastruttura petrolifera creata dai miliziani.

Da parte loro le forze aerospaziali russe continuano a distruggere quello che resta dei gruppi dei miliziani e le loro istallazioni segrete in Siria. I militari russi sono venuti a conoscenza che, all’inizio di febbraio, l’intelligence aveva individuato i luoghi della base occulta dei mercenari stranieri dove operano, come parte del gruppo, a 20 Km. a nord di Idlib. Nel corso dei voli di ricerca si è scoperto un tunnel sotterraneo dove i miliziani si nascondevano dall’aviazione e nello stesso tunnel si trovavano le attrezzature militari del gruppo terrorista “Hayat Tahir al-Sham”. Dopo aver atteso che nella roccaforte si accumulassero forze significative di miliziani sottoterra, sono stati effettuati massicci bombardamenti da parte delle forze russe sui rifugi sotterranei, con il risultato di annientare decine di miliziani che hanno fatto la fine dei topi in trappola, oltre a distruggere armamenti ed attrezzature militari di cui questi disponevano. Visto che le forze russe sono riuscite a distruggere le basi segrete sotterranee dei mercenari, questo ha causato un dispiacere nel comando USA/NATO che li appoggiava e li riforniva, con il tentativo successivo di ritorsione contro la base russa di Khmeimim.
I mercenari stranieri dei paesi membri della NATO sono stati annientati da una serie di possenti attacchi delle forze Aerospaziali Russe in Siria. Questo ha avuto il risultato che i miliziani, che avevano ricevuto le attrezzature dalla Turchia e che le nascondevano diligentemente nei rifugi sotterranei, non sono riusciti ad evitare il pesante bombardamento russo e la distruzione dei depositi. Questo risultato è stato ottenuto grazie al riconoscimento dei veicoli aerei senza pilota (droni) russi: tramite questi è stato possibile identificare la maggior parte dei rifugi sotterranei e distruggerli assieme con le armi e con i mercenari che si trovavano colà, incluso erano presenti nei rifugi, militari di forze speciali che facevano parte dei paesi della NATO.
Gli attacchi aerei e missilistici dell’aviazione russa hanno distrutto i magazzini sotterranei e gli armamenti, principalmente veicoli blindati trasferiti agli jihadisti da parte della Turchia (paese NATO), vi erano anche carri armati turchi ed elementi di artiglieria da campagna, munizioni ed attrezzature logistiche. Tutto materiale di appartenenza alle forze NATO.

Dalla fine dello scorso anno l’aviazione militare russa ha ripreso la fase degli attacchi sistematici sulle postazioni dei gruppi terroristi dopo che questi ultimi avevano tentato di sconvolgere gli accordi di pace, così che sembra che la situazione nel nord della Siria procede verso una rapida escalation del conflitto, come lo evidenzia il recente attacco contro la base aerea russa dove è stato utilizzato il sistema MLRS di missili di lunga gittata.
Secondo come informa l’agenzia di notizie SANA, le forze statunitensi hanno iniziato a ritirarsi dalla loro base nel nord est della Siria, che sia questa una coincidenza o no, il caso è che il 12 di febbraio, le forze USA si sono ritirate da una delle loro basi nel nord est della Siria, secondo l’agenzia di araba di notizie, le truppe statunitensi hanno evacuato la base che era ubicata a Tell’Alo, nel nord est della campagna di al-Hasakah e si sono ritirate verso il territorio dell’Iraq. All’alba del giorno dopo le forze di occupazione statunitensi hanno iniziato ad evacuare i loro veicoli, l’equipaggiamento miltare e i soldati dalla loro base dai silos di Tell’Alo, nell’area di Yarubyah, come ha riferito il rapportio della SANA. Tutte le forze ed i mezzi USA sono stati trasferiti da questa base al territorio dell’Iraq attraverso il valico illegale di Al-Yarubiyah. Questa è la prima base nel nord est della Siria che viene evacuata dalle forze statunitensi dall’attacco turco del 2019 e le forze USA si sono ritirate dal nord est di Aleppo Raqqa e da alcune installazioni ad al-Hasakah.
Al principio di questo mese la coalizione USA aveva trasferito rinforzi nel nord este della Siria, alcuni erano stati trasferiti in elicottero alla base di Al-Shaddadi, nel campo sud di al-Hasakah.

Oggi come oggi non si sa se il trasferimento di queste forze sia stato deciso come una vera ritirata o una conseguenza del bombardamento russo, questo di sicuro lo saprà il generale Mac Kenzie che ha fatto le sue dichiarazioni due giorni dopo degli attacchi aerei russi e siriani.
Sapremo in seguito quale saranno le decisioni sul campo da parte del comando USA delle forze occupanti. Di sicuro statunitensi e mercenari loro alleati adesso avranno da leccarsi le ferite prima di riprendere l’iniziativa in Siria.

Fonte: Controinformazione

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