La Germania soppesa le possibili conseguenze di forniture di equipaggiamenti pesanti all’Ucraina

La Germania soppesa le possibili conseguenze di forniture di equipaggiamenti pesanti all’Ucraina

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Sono in corso discussioni a Berlino sulla fornitura di equipaggiamenti pesanti all’Ucraina, con pressioni per forniture con l’obiettivo di formare una certa opinione pubblica per trascinare la Germania in un confronto con la Russia. L’intenso dibattito nel governo tedesco sulla fornitura di armi pesanti all’Ucraina, compresi i cannoni antiaerei Flakpanzer Gepard, porta il paese ad abbandonare completamente la politica meno militarista che è stata imposta al paese dopo la sconfitta nella Seconda Guerra Mondiale.

Inoltre, 60 soldati ucraini sono arrivati in Germania l’11 maggio per iniziare 40 giorni di addestramento sul sistema di artiglieria PzH 2000, azionato da cinque uomini e, secondo quanto riferito, altri centri di addestramento sarebbero stati aperti/sono in apertura, rendendo così la potenza economica europea uno scagnozzo dell’Ucraina e un partecipante al conflitto.

Elementi del governo tedesco stanno facendo pressioni per la fornitura di armi pesanti all’Ucraina, in particolare il Ministro degli Esteri Annalena Baerbock. Il Cancelliere Olaf Scholz, invece, assume una posizione più cauta ed equilibrata, affermando che la possibilità che la Bundeswehr fornisca armi più pesanti all’Ucraina è praticamente esaurita. Allo stesso tempo, ha osservato che la Germania continuerà a fornire assistenza finanziaria e militare all’Ucraina.

Tuttavia, la Germania sta ancora ritardando il trasferimento dei Gepard all’Ucraina. Secondo il Welt, citando una fonte del governo ucraino, il Ministro della Difesa Christine Lambrecht non ha fornito informazioni corrette per poter ottenere le armi. Il ministro non ha informato il governo ucraino che avrebbe dovuto ordinare il Gepard direttamente alla Krauss-Maffei Wegmann (KMW). La fonte tedesca riferisce che a Kiev è stato detto che avrebbe ricevuto carri armati direttamente dal governo federale.

Il capo del Ministero della Difesa tedesco ha annunciato che il contratto sarebbe tra Ucraina e KMW, escludendo quindi la partecipazione del governo federale, il cui ruolo era solo quello di dare il permesso per un accordo. Di conseguenza, la tempistica effettiva delle consegne dei Gepard non è stata ancora determinata.

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Ciò che viene omesso dalle discussioni è che le armi fornite dalla Germania, e da altri paesi occidentali, potrebbero finire nelle mani di organizzazioni neonaziste come il Battaglione Azov, e in seguito anche a gruppi Islamici estremisti come ISIS e Al-Qaida. Secondo l’esperto militare di sicurezza iracheno Jalil Khalaf: “L’America ha inviato molte armi e cosiddetti volontari neonazisti in Ucraina. Il fatto stesso è un grande pericolo non solo per questi paesi, ma anche per il mondo intero, perché nessuno esclude che queste armi possano andare agli estremisti o addirittura all’ISIS”.

Si ricorda che ISIS, Al-Qaida e altre organizzazioni jihadiste in Siria hanno ricevuto armi di fabbricazione occidentale che inizialmente erano state fornite ai cosiddetti “gruppi ribelli moderati”. Con l’Ucraina che ha ancora accesso al Mar Nero attraverso la principale città portuale di Odessa, e si trova a distanza di un breve volo, le armi occidentali potrebbero essere contrabbandate dall’Ucraina nel dopoguerra alle organizzazioni terroristiche Islamiche alla frontiera russa nel Caucaso, tenendo presente che sia l’ISIS che Al-Qaida sono presenti nella regione.

Una fonte dell’intelligence statunitense ha dichiarato alla CNN il 19 aprile, parlando della responsabilità delle armi in Ucraina, che: “Abbiamo fiducia per un breve periodo, ma quando si entra nella nebbia della guerra, ne abbiamo quasi zero. Si cade in un grande buco nero e dopo un breve periodo di tempo non ne hai quasi la minima idea”.

Inoltre, un funzionario della Difesa degli Stati Uniti ha affermato che nel prendere la decisione di inviare miliardi di dollari di armi e attrezzature in Ucraina, l’amministrazione Biden ha tenuto conto del rischio che alcune delle spedizioni possano finire in presunti luoghi inaspettati. Ma in questo momento, ha detto il funzionario, l’amministrazione vede il rischio maggiore di non armare adeguatamente l’Ucraina.

È più che probabile che l’Occidente, inclusi Stati Uniti e Germania, sappia molto bene che queste armi finiscono nelle mani di estremisti di estrema destra come il Battaglione Azov e Settore Destro, ma attribuiscono la responsabilità all’Ucraina, con il pretesto di non sapere dove finiscono le armi una volta che entrano nel paese. Ci sono tutte le possibilità che in un’Ucraina del dopoguerra, soprattutto se il paese manterrà l’accesso al Mar Nero, le armi vengano riciclate su un’altra frontiera russa, proprio come le armi di fabbricazione occidentale utilizzate per cacciare il leader libico Muammar Gheddafi sono state reindirizzate contro la Siria.

Sebbene la Germania affermi di essere stata denazificata quando è stata sconfitta nella Seconda Guerra Mondiale, fornendo armi a un’Ucraina che glorifica i collaborazionisti nazisti della Seconda Guerra Mondiale come Stepan Bandera – armi che molto probabilmente saranno usate dai gruppi paramilitari neonazisti che sono stati assorbiti dalla Guardia Nazionale e ufficializzati, Berlino dimostra di essere riluttante ad assumere una posizione neutrale e di considerare le prospettive di essere attivamente coinvolta nel conflitto per sostenere l’Ucraina. Alla luce della normalizzazione dei Neonazisti ucraini nella sfera dei media occidentali e di un’Europa sempre più sottomessa agli interessi di Washington, Berlino è ancora disposta a rifornire militarmente un regime che sostiene l’ideologia Nazista.

Articolo di Paul Antonopoulos pubblicato su Infobrics il 16 maggio 2022
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.

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