Secondo Bonomi a rischio il 46% delle aziende italiane nei prossimi mesi

Secondo Bonomi a rischio il 46% delle aziende italiane nei prossimi mesi

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Bonomi: “nel primo semestre dell’anno rischiamo la recessione tecnica”

Se in Italia l’inflazione core è all’1,7%, mentre in Europa è al 3%, “è perché abbiamo assorbito nelle nostre filiere gli aumenti delle materie prime, quando le troviamo, e dell’energia”, ha spiegato Bonomi in occasione dell’evento di Confindustria e Intesa Sanpaolo “Le priorità di sviluppo per le imprese” a Torino. “Il 16% delle aziende italiane, già oggi, ha sospeso o ridotto le produzione e se proseguiremo con queste condizioni, nei prossimi tre mesi, un altro 30% delle imprese italiane ridurrà o sospenderà le produzioni; vuol dire che metà degli impianti industriali andrà a scartamento ridotto. E questo è un problema non solo per le imprese, è un problema per il Paese”, ha avvertito Bonomi. In sintesi produrre è diventato antieconomico. Il presidente di Confindustria ha poi avvertito; “nel primo semestre rischiamo la recessione tecnica”.

Le parole di Bonomi fanno eco a quelle di Martin Brudermüller, CEO del gruppo chimico BASF. Come abbiamo riportato pochi giorni fa, Brudermüller in un intervista al Frankfurter Allgemeine Zeitung aveva dichiarato irresponsabile il boicottaggio delle importazioni di gas naturale russo. Molti tedeschi hanno sottovalutato i rischi, dice. Restare senza gas causerebbe la bancarotta di molte aziende, disoccupazione, inflazione, distruggendo buona parte di quello che la Germania ha costruito in 70 anni.

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